L'esproprio proletario è la sottrazione di beni ai danni di un esercizio commerciale per motivi politici: con esso la classe operaia si sarebbe riappropriata dei beni e servizi che produce ma di cui è privata dal sistema del mercato, o alcuni movimenti della sinistra extraparlamentare avrebbero finanziato la rivoluzione.
Il nostro esproprio proletario è invece un atto di riappropriazione dell'amore di cui, per svariati motivi, si è privati. Il tuo cuore mi appartiene, e me ne riapproprio. Anche con l'aiuto di qualche cupido di dubbi principi, di qualche meschina freccia arrugginita. Il tuo cuore servirà a finanziare la mia ispirazione, la mia rivoluzione.